Site icon Lavika.it

Coronavirus, nuova applicazione in Sardegna

Applicazione
La Sardegna prende esempio dalla Corea utilizzando un’applicazione che riesce a monitorare gli spostamenti delle persone.

Per difendersi dal Coronavirus l’isola ha scelto un sistema già pronto che permette di monitorare gli spostamenti delle persone tramite il loro smartphone.
Il governo ha già adottato questo tipo di ‘strumento’ avviando una call per individuare le tecnologie utili per contenere quanto più possibile in contagio da Coronavirus ma la Regione Sardegna lo ha anticipato creando, in tempi molto veloci, un tipo di applicazione che permette di localizzare gli spostamenti di più di 26 mila persone che sono rientrate in Sardegna quando è iniziata l’emergenza.
Tra queste persone non ci sono soltanto sardi che sono rientrati nelle proprie case ma anche persone non residenti lì che hanno una seconda casa.
Il Presidente della Regione ha ordinato loro una quarantena obbligatoria con più di 1000 arruolati a controllarli.

L’utilizzo di questa applicazione, che si chiama ‘Covid 19 Regione Sardegna’, consente non solo la capacità di monitorare gli spostamenti delle persone ogni 60 secondi ma consente anche il trattamento di dati sanitari. Quindi la Regione può chiedere alle persone che si trovano in quarantena di inviare ogni giorno i dati sulla temperatura corporea, al fine di contenere l’emergenza.
Tramite queste disposizioni scelte nel caso in cui si dovesse verificare l’aumentare del numero di contagi, la Regione potrebbe usare i dati forniti per individuare alcune zone-focolaio.
I dati di questa applicazione saranno condivisi con gli uffici della sanità regionale e con le Prefetture per verificare se chi è obbligato alla quarantena rispetta l’ordinanza.
La Regione ora è comunque in attesa di un ultimo via libera per quanto riguarda il Garante della Privacy.
Ricordiamo inoltre che ad oggi in Sardegna si contano 360 persone positive al Coronavirus, di cui dodici vittime.

Exit mobile version