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Europeo Under 21: altro che azzurrini, un’all-stars per il futuro

donnarumma

Parte questa sera la spedizione dell’Italia agli Europei Under 21. La Nazionale allenata da Gigi Di Biagio parte con i favori del pronostico, assieme a Germania e Spagna, come forse non accadeva da 15 anni.

Gli azzurrini allenati da Claudio Gentile avevano rappresentato l’epoca d’oro per l’Italia a livello giovanile, con addirittura ben 3 Europei vinti. Inevitabilmente quella serie ravvicinata e ripetuta di successi aveva avuto come naturale conclusione la vittoria dei Mondiali del 2006. Di quella selezione facevano parte giocatori che di quei successi erano stati grandi protagonisti. Da Buffon a Nesta, Pirlo e Totti così come tanti altri: è proprio dall’Under 21 che si costruiscono i grandi successi, lo insegna la storia, è un passaggio quasi naturale a livello di nazionale maggiore.

Se gli ultimi anni sono stati nefasti per noi, in alcuni casi abbiamo o mancato l’accesso agli Europei o il passaggio alle Olimpiadi 8che si raggiunge arrivando almeno in semifinale nella competizione), questa volta sembra esserci tutto il materiale a disposizione per fare grandissime cose. Lo stesso allenatore ex Inter e Roma ha ammesso di avere fra le mani un materiale mai visto prima. A partire da chi difenderà la porta, Gigio Donnarumma, nell’occhio del ciclone dopo il no al rinnovo col Milan. In difesa Rugani, Caldara, Conti e Spinazzola: tre su 4 sono della Juve, mentre l’atalantino è reduce da una stagione come bomber in nerazzurro. Ma è dalla cintola su, soprattutto nella trequarti, che l’Italia esplode e pullula di talento: Berardi e Bernardeschi rappresentano il futuro del calcio italiano e sono pronti a regalare all’Italia un successo che manca da troppo tempo.

La storia insegna, dicevamo. Analizzando un’indagine Bwin sulla storia dell’Europeo Under 21 si evince che i titolari delle ultime tre finali europee per nazionali maggiori come tutti gli 11 scesi in campo dal primo minuto avessero almeno presenze in Under 21 con doppia cifra. Quasi l’80% dei giocatori capaci di vincere qualcosa di importante a livello di selezioni giovanili ha poi collezionato decine di presenze in Nazionale maggiore, segno tangibile di quanto per un futuro roseo ai massimi livelli si debba passare da risultati importanti in Under 21.

In particolar modo questo discorso sembra riguardare i grandi bomber, scorrendo l’elenco si scorgono nomi altisonanti quali Suker, Raul, Vialli, Pirlo, Gilardino o Morata. Una media di 45 presenze in Nazionale e 15 reti, a meno che si tratti di fuoriclasse precoci come Rooney e Cristiano Ronaldo, sin da neo maggiorenni passati in Nazionale maggiore.

Dando un’occhiata alla nostra Under 21 si evince quanto talento ci sia e che futuro florido possa avere l’azzurro di “domani”. Da Donnarumma a Caldara, Benassi e Gagliardini, fino a Bernardeschi, Berardi e Petagna: una moltitudine di potenziali fuoriclasse pronti a riscrivere la storia della Nazionale italiana.

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