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Cosa serve per aprire un bar e quanto costa

uomo-felice-che-serve-un-ospite-con-un-caffe-mentre-lavora-part-time-come-cameriere-in-un-barAprire un bar, al giorno d’oggi, potrebbe ancora rappresentare un’ottima opportunità. Nonostante i locali nel settore della ristorazione abbiano attraversato un periodo di crisi, negli ultimi anni si è registrata una ripresa, dovuta anche alla ricerca di socialità da parte delle persone. Tuttavia, per ottenere risultati positivi, è fondamentale adottare una solida strategia al passo con i tempi. La concorrenza nel settore è alta e i gusti dei consumatori sono in continua evoluzione, pertanto, è fondamentale saper cogliere le nuove opportunità che si sono create sul mercato. A ogni modo, con una gestione attenta dei costi, un’offerta di qualità, un servizio eccellente e una buona pubblicità è possibile far durare l’attività nel tempo e ottenere buoni risultati in termini di remunerazione.

Quanto costa aprire un bar in Italia

Aprire un bar significa voler svolgere un’attività d’impresa. Ciò significa, in poche parole, dover investire del denaro al fine di creare un’attività finalizzata al profitto. Purtroppo, non è molto facile stabilire, a priori, quanto sia necessario investire per aprire un bar in Italia. Questo perché i costi potrebbero variare sensibilmente in virtù di svariati fattori: località in cui si vuole aprire il bar, se si ha a disposizione la struttura, la tipologia di bevande che si vogliono offrire alla clientela ecc. Non a caso, gli istituti finanziari mettono a disposizione di chi ha intenzione di aprire un’attività commerciale (tra le quali rientra certamente anche il bar) particolari finanziamenti agevolati. Per poterli ottenere, però, è fondamentale esibire tutta una serie di documentazione come, ad esempio, il business plan per aprire un bar, ovvero, un documento in cui viene esposto il progetto imprenditoriale compreso di obiettivi, strategie, previsioni di guadagni, di costi fissi, criteri di vendita ecc. Per avere maggiori dettagli su cos’è il business plan e a cosa serve clicca qui.

Cosa serve per aprire un bar?

Per aprire un bar bisogna soddisfare alcuni requisiti. In primo luogo, è necessario trovare un locale commerciale adatto a tale scopo, rilevando un’attività oppure scegliendo un locale vuoto. Successivamente, occorre occuparsi di una serie di adempimenti burocratici, che includono l’apertura della partita IVA, l’iscrizione alla camera di commercio e l’iscrizione all’INPS per il versamento dei contributi previdenziali. È fondamentale anche inviare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al comune, indicando vari dettagli come la denominazione dell’impresa, gli orari di apertura e chiusura, la conformità alle norme igienico-sanitarie ASL e altro ancora. Nel caso in cui si desideri anche trasmettere la musica all’interno del locale, è necessario pagare i diritti d’autore alla SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori). Ancora, per poter aprire un bar è necessario ottenere anche l’HACCP ovvero, il sistema di autocontrollo igienico alimentare che garantisce l’igiene, la pulizia degli ambienti nonché la sicurezza dei luoghi in cui si offre cibo o si somministra alimenti destinati al consumo.  Gli adempimenti burocratici possono richiedere del tempo, pertanto, è consigliabile informarsi adeguatamente e rivolgersi a esperti del settore, come quelli di creaimpresa, e avvalersi del supporto di professionisti, come ad esempio i commercialisti, per assicurarsi di adempiere a tutti gli obblighi richiesti.

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