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Diventare giornalista: tra pratica e studi

L’Italia ha un numero molto elevato di giornalisti. Secondo i dati del 2021 ci sono quasi 110 mila giornalisti e 20.726 tra comunicatori e addetti stampa. Eppure negli ultimi anni la carta stampata e l’informazione digitale hanno subito numerose trasformazioni ed anche un calo di fiducia. Dai dati OCSE emerge infatti che meno del 50% della popolazione si fida di ciò che legge o ascolta e solo il 35% si fida dei social media. Un clima di sfiducia favorito soprattutto dal proliferare di fake news, che hanno trovato nel periodo della pandemia terreno fertile per arrivare nelle menti delle persone, compromettere l’andamento di campagne vaccinali e confondere molti sulle informazioni veritiere. In questo clima, solo il 38% dei governi e il 21% dei ministeri della Salute si è dotato di schemi e sistemi per contrastare le false notizie. Per questo il governo italiano ha deciso di preparare una campagna istituzionale per contrastare la disinformazione, coinvolgendo tutti gli attori dell’informazione. Diventare giornalista oggi richiede quindi competenze e abilità molto più ampie rispetto a qualche decennio fa, perché la comunicazione è più veloce, molto più diffusa e soprattutto multicanale. Conta dunque conciliare pratica e studi per raggiungere un’ottima preparazione e farsi notare nel mondo dell’informazione. Scopriremo qual è il percorso per diventare giornalista e quali sono le opportunità per fare pratica in questo particolare mondo.

Diventare giornalista: la formazione

 

Diventare giornalista ha un iter ben preciso. Si parte innanzitutto dalla laurea, che è un titolo di base che permette poi di accedere ai corsi di perfezionamento. Non c’è una vera e propria laurea in giornalismo, ma è consigliato frequentare una laurea in lettere o in comunicazione in grado di fornire le conoscenze di base per poter poi perfezionare la propria scrittura e il proprio stile con un praticantato di 18 mesi presso una redazione giornalistica, l’accesso ad una delle 12 scuole di giornalismo in Italia o con un corso post laurea. Ci sono diverse proposte di master nell’ambito dell’informazione, con corsi da seguire anche nelle università telematiche come Unicusano. Crediamo però che le discipline di un master in giornalismo siano le più in linea per completare un percorso di studi orientato all’informazione, sia cartacea sia online. Dopo aver completato il percorso di studi, si possono intraprendere due strade: si può diventare giornalista o pubblicista. Nel primo caso parliamo di un professionista che svolge la professione di giornalista in maniera esclusiva e continuativa ed è quindi obbligato per legge a sostenere l’esame di stato ed entrare nell’ordine dei giornalisti. Nel secondo caso ci riferiamo invece a tutte le persone che svolgono il lavoro di giornalista come passione mentre svolgono altri lavori. In questo caso occorre scrivere per una testata per almeno 24 mesi e presentare la certificazione di questo lavoro per ricevere il tesserino da giornalista.

 

Diventare giornalista: la pratica

 

Il percorso per diventare giornalista prevede tre le varie opzioni anche un periodo di praticantato. Al di là di come si intende conseguire i titoli per diventare giornalista, fare pratica nel mondo del giornalismo è fondamentale perché permette innanzitutto di comprendere le dinamiche di redazione e di gestione della notizia e anche di capire quali sono le tematiche che interessano di più e stabilire un proprio metodo di lavoro. La pratica inoltre consente di capire anche quali sono gli strumenti più adatti al nostro modo di comunicare: la radio, il web, la tv o la carta stampata.

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