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Italia: arrivati meno vaccini del previsto

In Italia la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 è iniziata ad ormai un mese e, dopo aver superato il milione di persone vaccinate, sembra proprio esserci un rallentamento a causa dei pochi vaccini arrivati.
Infatti in questi giorni molte persone dovrebbero fare il richiamo con una seconda dose, e sembra che saranno gli unici a farselo.

E’ arrivata una brusca frenata per la campagna vaccinale a causa dei rallentamenti nella produzione del vaccino Pfizer-BioNTech.
Qualche ora fa, l’amministratore delegato di Pfizer, ha fatto sapere che l’Italia avrà più dosi nel secondo trimestre. Ma questo non risolverà di certo il problema che le Regioni stanno affrontando: tra ieri e oggi infatti sono iniziati i richiami per i primi vaccinati ed in molte regioni italiane, per effetto dei tagli, i richiami saranno le uniche dosi somministrate per almeno una settimana.
Nella giornata di oggi l’Italia ha avuto 165mila dosi in meno di quelle previste da contratto.
A quanto pare i tagli non saranno uguali per tutti, ma saranno decisi autonomamente dalla casa farmaceutica in base ad un algoritmo.

Sono soltanto 6 le Regioni che non avranno tagli.
Quelle più penalizzate sono: le Province di Trento e Bolzano che ne avranno rispettivamente il 60% e il 57,1% in meno, il -53,8% in meno in Friuli Venezia Giulia, il Veneto il 52,5%, la Sardegna la metà, e così via fino al 26,8% di taglio per la Lombardia ed un quarto per il Lazio.
Le uniche Regioni senza taglia invece saranno l’Abruzzo, Basilicata, Marche, Molise, Umbria e Valle d’Aosta sono le uniche senza tagli nella distribuzione.
Proprio per questo motivo, le Regioni con la maggior quota di tagli, hanno deciso che da oggi effettueranno soltanto i richiami per non pregiudicare l’efficacia del vaccino.

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