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Materiali termorestringenti e termoretraibili: come funzionano e a cosa servono?

products-13746b-lavikaQuando parliamo di materiali termorestringenti o termoretraibili ci riferiamo in particolare a guaine che si dividono in tantissime tipologie in base al materiale di cui si compongono, alle temperature di restringimento e al tipo di protezione che questi possono offrire. Vediamo di analizzarli tutti in questo approfondimento.

Il funzionamento dei materiali termorestringenti

I materiali termoretraibili come il nastro termorestringente sono spesso realizzati in poliolefina, teflon e kynar. Sono materiali impiegati per lo più per il cablaggio di impianti ad alto tasso di esposizione a temperature elevate per le quali è necessaria una adeguata protezione.

Ciò che differenzia questi materiali è la dimensione a temperature normali e quella in espansione. Difatti il prodotto pronto all’uso viene fornito in dimensione espansa mentre, quando viene applicato sul cablaggio da proteggere esso va a recuperare le sue dimensioni normali.

Termorestringenti a caldo e a freddo

I materiali di questa tipologia a freddo sono quelli utilizzati per applicazioni su zone sensibili di un impianto. Non necessitano di forme di calore per adattarsi alla dimensione dei cavi da proteggere per cui vengono espansi in fabbrica e assemblati sul nucleo removibile.

Quelli a caldo, invece, non hanno un nucleo removibile. Si adattano alle superfici dei cavi da proteggere solo quando sono sottoposti a fonti specifiche di calore. Vengono prodotti a base di poliolefina irradiata con uno spessore che varia solo al momento dell’applicazione sul cablaggio.

Sono disponibili in differenti rapporti di restringimento in base alla finalità d’uso e si contraddistinguono per essere ottimi isolanti protettivi anche contro agenti chimici ed umidità.

Utilizzi dei materiali termorestringenti

Tra gli usi di questi materiali vi è l’isolamento dei cavi elettrici e la messa in sicurezza di cablaggi di impianti così come l’isolamento di tubi finalizzato a prevenirne il deterioramento. In altri casi tali materiali possono essere impiegati per proteggere dalle alte temperature, soprattutto in vicinanza di fonti di calore.

I materiali termorestringenti sono disponibili in vari formati. Tra questi troviamo i connettori, le guaine ed i nastri. In particolare i connettori termorestringenti sono particolare forme di tubi che vanno a collegare due tranci di un cavo. Si trovano in dimensioni e colori variabili in base alle esigenze e vengono realizzati in diversi materiali.

Tra questi figurano la poliolefina, un componente a doppia parete con uno strato esterno restringibile ed uno interno che tende a variare di forma (sciogliendosi) quando la fonte di calore viene applicata sopra il connettore stesso.

Guaine e nastri termorestringenti

Le guaine termoretraibili, invece, sono varianti del precedente tubo come lascia intendere il nome stesso. Vengono realizzate per l’avvolgimento del cablaggio in particolare per operazioni di riparazione o di giunzione. Hanno un elevato rapporto di restringimento pari a 3:1 e sono capaci di offrire un’ottima tenuta di resistenza all’umidità, agli agenti chimici e persino alla contaminazione da funghi e spore.

Infine ci sono i nastri termorestringenti, utili per l’utilizzo in combinazione con tubi e guaine con il medesimo principio. Il loro scopo è quello di isolare le guarnizioni ma anche gli involucri da alte temperature e dall’umidità.

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