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Opzioni binarie azioni Italia, qualche raccomandazione per il mese di maggio

Siete degli investitori in opzioni binarie, e usate questo strumento derivato per poter aggredire il mercato delle azioni italiane? Allora, siete nel posto giusto: di seguito abbiamo infatti riassunto alcuni spunti che potrebbero incrementare la vostra consapevolezza nel trading dei titoli azionari delle principali società tricolori. Qualche riflessione che potrebbe arricchire la vostra politica operativa, e che vi consigliamo di leggere al fine di formulare le vostre migliori valutazioni strategiche sul da farsi.

Se invece volete avere un sostegno sull’individuazione del miglior broker da usare per il vostro trading online, provate a dare uno sguardo al sito www.opzionibinarie.org, dove sono recensite le migliori piattaforme a vostra disposizione (anche in modalità demo!).

Enel

Cominciamo da Enel. La società ha lanciato un nuovo prestito ibrido da 1,25 miliardi di euro, strutturato in due tranche. La prima, da 500 milioni di euro, ha scadenza 24 novembre 2078 e presenta una cedola fissa annuale del 2,5% fino alla prima data di rimborso anticipato del 24 novembre 2023. A partire da tale data e fino alla scadenza, il tasso sarà pari al tasso di riferimento Euro Mid Swap più uno spread di 209,6 punti base e un successivo aumento del tasso di interesse di 25 punti base a partire dal 24 novembre 2028 e di ulteriori 75 punti base a partire dal 24 novembre 2043.

La seconda tranche, da 750 milioni di euro con scadenza il 24 novembre 2081, ha na cedola fissa annuale del 3,375%, fino al primo data di rimborso anticipato del 24 novembre 2026. A partire da tale data e fino alla scadenza, il tasso sarà essere pari al tasso di riferimento Euro Mid Swap più uno spread di 258 punti base e un successivo aumento del tasso di interesse di 25 punti base a partire dal 24 novembre 2031 e di ulteriori 75 punti base a partire da 24 novembre 2046.

Si tratta di un’operazione sostanzialmente ben vista dagli analisti, e che potrebbe dare una mano alla compagnai per poter raggiungere l’obiettivo di ridurre gli oneri finanziari, in linea con l’annunciato business plan 2018-20.

Geox

Geox ha riportato vendite inferiori del 5% rispetto al consenso fornito dalla società. Nelle sue dichiarazioni è emerso che il primo trimestre ha riflesso un inizio ritardato della stagione primavera-estate, a causa delle inusuali condizioni climatiche che hanno colpito i principali mercati europei. Quindi, c’è stata una prestazione debole per entrambe le categorie di prodotti, scarpe e abbigliamento, che riflette la tendenza del settore, ma a un ritmo leggermente superiore al previsto.

Il risultato più debole è inoltre stato riscontrato nella rete di franchising, che è ancora coinvolta in modo significativo con un’ulteriore razionalizzazione con circa il 7% di riduzione dello spazio. Al contrario, con 3 chiusure nette, la riorganizzazione del DOS è stata conclusa, ma l’evoluzione negativa valutaria ha spinto verso il basso la prestazione complessiva. Per le multi-marche , si nota un parziale spostamento delle consegne in aprile.

Mediaset

A borse chiuse Mediaset ha pubblicato i risultati del primo trimestre 2018, che denotano dati sostanzialmente in linea con il consenso di Bloomberg, con la sola eccezione dell’utile netto. Durante la conference call, il management ha commentato la tendenza della pubblicità e il recente accordo di ritrasmissione con TI. Per quanto riguarda gli altri problemi (orientamento, accordo con Sky, impatto sulla Coppa del Mondo, ecc.), la compagnia ha confermato nel complesso le indicazioni fornite tre settimane fa, in seguito al rilascio dei risultati annuali 2017. In attesa di più visibilità sull’asta MediaPro, ha confermato un approccio opportunistico ai diritti di Serie A.

In particolare, come pubblicato da Nielsen, i ricavi pubblicitari sono diminuiti dell’1,3% a / a in linea con il totale mercato, ma con una prestazione peggiore rispetto al segmento TV (-0,6% a / a). A differenza di La7, Mediaset è stata infatti penalizzata dalle elezioni politiche: i ricavi della pay-TV sono diminuiti del 9%, i costi operativi e operativi sono diminuiti dell’1,5% anno su anno, in linea con le aspettative.

Proprio per quanto concerne la pubblicità, Mediaset ricorda come la tendenza si sta lentamente riprendendo e che come già affermato durante la conference call di presentazione dei dati 2017, il management ha rammentato che il trend ha iniziato a migliorare dopo le elezioni, con una performance quasi piatta rispetto al periodo gennaio-aprile e leggermente positiva da gennaio a Maggio. Questo miglioramento ha anche prodotto dei benefici marginali sulla radio e sui segmenti digitali. La direzione ha infine confermato che la tendenza dovrebbe accelerare tutto l’anno grazie ai diritti TV esclusivi per la Coppa del Mondo 2018, ai nuovi canali tematici (20 e Focus) e al recente accordo con Sky.

Nonostante qualche buono spunto, gli analisti sono tuttavia stati piuttosto tiepidi con la formulazione di tali dati.

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