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Deleghe per il fisco e la burocrazia

document-428335_1920Tutti sanno, in una certa misura, cosa sia una delega. Si tratta di un vero e proprio documento, che contiene alcune indicazioni su colui che il delegante incarica di svolgere un compito in sua vece. Si può usare la delega per tantissime attività, ad esempio per ritirare un pacco in fermo presso la sede di un corriere. A tale scopo si può delegare chiunque si desideri, in teoria anche un semplice passante. Ci sono invece situazioni in cui il delegato deve necessariamente possedere specifiche caratteristiche. Stiamo parlando ad esempio della compilazione dei modelli per la dichiarazione dei redditi.

Le deleghe particolari

Le deleghe attivate per i casi in cui ci si deve rapportare al fisco o ad uffici pubblici di una certa importanza, come ad esempio l’Agenzia delle Entrate o l’INAIL, devono essere consegnate solo a soggetti di comprovata fiducia. Questo perché tramite la delega avranno accesso a dati cosiddetti sensibili, riguardanti il delegante e i suoi affari. Oltre a questo in alcuni casi è necessario che il delegato possieda delle “qualità”, se così vogliamo chiamarle. Ad esempio per compilare il modello F24 per la dichiarazione dei redditi, e conseguente pagamento di quanto dovuto al fisco, si può delegare un commercialista, o un apposito patronato. Stiamo parlando quindi di soggetti che hanno i titoli necessari per lo svolgimento di tale compito. Per questo tipo di deleghe è necessario avere a disposizione appositi moduli, che vanno compilati in modo completo; volendo li si può trovare sul sito deleghe360.it.

Quali attività delegare

Dal punto di vista fiscale e burocratico sono molteplici le attività che si possono delegare. La delega per la compilazione e il pagamento dei modelli F24 per tasse e tributi è la più classica e utilizzata. Alcune aziende delegano un dipendente in modo che possa accedere alla posizione INAIL dell’azienda stessa. Il commercialista può essere delegato anche per la produzione e la gestione delle fatture elettroniche, o anche al cassetto fiscale dell’Agenzia delle Entrate. Per ottenere questa delega è necessario avere a disposizione apposita abilitazione; di fatto può trattarsi di una laurea, o anche dell’iscrizione ad uno specifico albo professionale.

Le deleghe “classiche”

Alcune deleghe invece possono essere consegnate nelle mani di chiunque. Come abbiamo detto il delegato potrebbe essere anche un semplice conoscente. Nella maggior parte dei casi però è importante scegliere il delegato con cura; gli si permetterà di accedere a beni e informazioni del tutto personali, quindi è consigliabile che sia un parente, un famigliare o anche un amico. La delega classica si compila per ritirare documenti di vario genere: in un ufficio comunale, presso l’Agenzia delle Entrate, dopo le dimissioni da una clinica, agli sportelli di un qualsiasi ufficio postale. Questo documento serve in tutti i casi in cui ci si dovrebbe presentare di persona, ma si è impossibilitati. Il motivo che ci impedisce di recarci presso l’ufficio pubblico, o privato, non deve essere necessariamente esplicitato sulla delega stessa. Deve però essere scritto ciò che si sta delegando, evitando quindi il valere della delega per altri compiti.

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