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Boston, arrestate 40 persone

America

Sono giorni che i protestanti sono per strada in tutte le città degli Stati Uniti. In quindici Stati è dovuta intervenire la Guardia nazionale per tentare di arginare i disordini e in più di 40 città comprese Chicago e Los Angeles, hanno dato il coprifuoco.

Molti personaggi influenti sono entrati in discussione ad esempio Obama che sui suoi social scrive: ”L’ondata di protesta attraverso il paese rappresentano una genuina e legittima frustrazione. La stragrande maggioranza dei manifestanti sono pacifici, coraggiosi e responsabili e meritano il nostro rispetto. Un piccola minoranza violenta invece sta mettendo in pericolo la vita di persone innocenti”.
Si sono espressi anche gli allenatori NBA: ”Come allenatori Nba guidiamo gruppi di uomini, soprattutto afroamericani e condividiamo pienamente il loro senso di disgusto, frustrazione, abbandono e rabbia. Purtroppo gli eventi di queste ultime settimane, la brutalità della polizia, la persecuzione razziale e la strumentalizzazione del razzismo sono vergognose, inumane e intollerabili” affermano.

Più di 26 Stati hanno chiesto l’aiuto della Guardia nazionale e in totale sono state arrestate più di quattro mila persone. Inoltre durante una sparatoria con la polizia tre manifestanti sono morti.
Per quanto riguarda Trump, l’ultima volta che si è espresso pubblicamente, è stato tramite un post molto discusso in cui invitava a sparare contro i saccheggiatori.
Da quello che sappiamo ora il Presidente degli Stati Uniti d’America è ‘nascosto’ in un bunker della Casa Bianca per la sua sicurezza e per la sicurezza di tutta la sua famiglia.
Ricordiamo che Washington è una delle città in cui stanno avvenendo gli scontri più accesi.
Proprio stanotte le luci della Casa Bianca sono state spente e questo accade quando il Presidente si trova in uno stato di assoluto pericolo.

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